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"Come scegliere il materasso giusto?"; "Come capire gli errori più frequenti nello stare seduti?"; "Come scegliere una sedia da ufficio?"; "Mal di schiena, Cervicalgia, sciatalgia, lombalgia, discopatia, quali prodotti possono aiutarmi?" Tutte domandi che cercheremo di rispondere di seguito grazie alla nostra esperienza nel trovare soluzioni per pazienti con lievi oppure gravi patologie.

Una sezione dedicata ad approfondimenti riguardanti le domande più frequenti.


Avrà la possibilità di filtrare (tramite gli appositi bottoni) temi inerenti l'igiene del sonno, l'ergonomia in ufficio oppure il camminare.

Basterà premere sulla domanda per visualizzare la risposta.

La sedia può essere determinante per prevenire alcune patologie o per accelerare la fase di guarigione. Essa deve però essere adattata alla nostra persona.


Le regolazioni fondamentali di una buona sedia ergonomica classica da ufficio devono includere:

- regolazione verticale dello schienale.

- Regolazione della forza di spinta per reclinare lo schienale.

- Possibilità di fissare 

Sicuramente ci sono modi sbagliati di stare seduti. Capire però qual'è quello giusto non è certo compito facile e potrebbe essere differente per ciascuno di noi.


Le teorie ergonomiche ci insegnano che la posizione scorretta è quella che si adotta permanentemente nel tempo: è importante muoversi spesso riuscendo ad adottare posizioni differenti durante il giorno per stimolare il corpo da diversi tipi di sollecitazioni. Magari, perché no, scegliere differenti tipi di sedute durante il giorno.


Chi fosse in difficoltà con le spiegazioni che seguono può consultare un manuale sull'ergonomia in ufficio: sicuramente non sbaglierà.

Seguono considerazioni generali per persone che non hanno problemi di schiena. Consiglio alle persone con dolori alla schiena di consultare uno specialista.


A cosa è corretto pensare:

- il corpo dovrebbe lavorare in totale distensione: cercare la posizione giusta adattando la sedia al nostro corpo partendo dall’altezza consigliata dalle teorie ergonomiche. Apportare piccole modifiche e verificare se risultano essere positive oppure negative al nostro modo di lavorare.

- La schiena dovrebbe appoggiare completamente allo schienale.

- Lo schienale dovrebbe essere inclinato leggermente indietro permettendo alla testa di stare perfettamente sul busto senza sollecitare le cervicali.

- Qualora i talloni non dovessero appoggiare a terra, munirsi di un poggiapiedi.


Cosa evitare:

- l’uso del pallone da ginnastica per troppo tempo (soprattutto quando si iniziano a sentire tensioni muscolari).

- Sedersi in punta alla sedia a lungo con la schiena in tensione e non appoggiata allo schienale.

- Posizioni troppo erette del busto che possono portare la testa in avanti fuori dall’asse centrale del nostro corpo contraendo le cervicali.

- Scivolare con il bacino in avanti staccando la zona lombare dallo schienale.

- Stare accasciati sul tavolo perché la sedia è posizionata troppo alta.

- Stare con le cervicali contratte perché la sedia è troppo bassa rispetto al tavolo.

- Appoggiare le braccia sui poggia gomiti che non sono all’altezza giusta.

- Lavorare con i documenti tra il corpo e la tastiera oppure a lato della tastiera.

- Tutte le posizioni che creano tensioni muscolari.


Il Centro Per La Schiena, Lugano-Cassarate.

Una buona sedia ergonomica, purché regolata ottimamente, non riesce ad essere terapeutica, nel senso che la seduta classica porta nel tempo ad una forma di passività muscolare.


Esistono sul mercato alcuni interessanti oggetti che disciplinano il modo di stare seduti e, grazie alla loro particolare costruzione, stimolano il corpo a stare seduti con il sistema muscolare attivo.

Possono anche essere chiamate sedute attive (in inglese: "activ sitting"): grazie alla loro azione attiva garantiscono ai muscoli di non rimanere contratti a lungo nella stessa posizione permettendo al sangue di fluire correttamente ed ossigenare perfettamente il corpo (vedi anche il temo: "Differenza tra Activ Sitting e Passiv Sitting").


Il Centro Per La Schiena, Lugano-Cassarate.

Il sistema "attivo" nello stare seduti è quel sistema che permette al corpo di ergersi grazie ai propri muscoli.


Il sistema "Passivo" nello stare seduti è quel sistema che 

posiziona il corpo in maniera comoda, ma senza stimolare il

 sistema muscolare a lavorare per sostenere il busto. Le sedie classiche per prevedono un angolo di 90° sotto il ginocchio sono tutte di tipo passivo.


Perché si è arrivati a creare un sistema attivo?


La risposta è semplice: la passività crea solo problemi al corpo umano che è stato creato per muoversi e non certo per stare fermo.

L'inventore del sistema attivo si è reso conto che la maggior parte delle persone hanno meno dolore alla schiena quando si alzano dalla sedia; perché? Semplice: quando il corpo è in piedi i muscoli si attivano per avvolgere e sostenere la struttura scheletrica. Il minor dolore deriva dal fatto che i dischi sono meno gravati grazie al lavoro dei muscoli; quindi meno pressione sulle fasce nervose che trasmettono il dolore.


Detto ciò potremmo supporre che il sistema "Activ Sitting" sia la cosa migliore per tutti. Non è proprio così: mantenere il sistema muscolare attivo è spesso faticoso soprattutto a lungo termine.


Conviene sempre recarsi in un punto vendita specializzato, provare i differenti prodotti, capirne il significato e scegliere con consapevolezza.


Il Centro Schiena, Lugano-Cassarate.

Non è certo facile rispondere a questa domanda.


E' sicuramente corretto affermare che la sedia operativa con le regolazioni di base si presta per moltissime persone, ma non sempre a coloro che presentano patologie lievi o gravi. 


Sostanzialmente la sedia giusta è quel tipo di supporto che soddisfa al meglio tutte le nostre esigenze tenendo conto delle nostre abitudini e delle nostre patologie.


Quindi è importante sperimentare, informarsi (attenzione che non tutto quanto si legge sul web corrisponde a verità) e capire. 


Il Centro Schiena, Lugano-Cassarate.

Un problema nella zona alta della schiena (se non è ti tipo meccanico) va affrontato cercando di capirne l’origine: è relativo al dormire (materasso troppo rigido oppure cuscino inadeguato), al modo di lavorare in ufficio (posture errate, cattiva gestione degli spazio o degli oggetti con cui lavoro) oppure un problema posturale generale? 


Quando la patologia è di tipo meccanico (es. ernia discale) allora i mezzi ausiliari possono dare un sollievo e magari permettere di vivere con un certo equilibrio, ma non sempre rappresenteranno una soluzione definitiva.


E’ accertato che affrontando il problema a 360° si avrà un riscontro immediato. Per questo motivo è necessario esaminare ogni situazione che potrebbe portare scompenso alla zona in questione.

Ecco cosa potrebbe aiutare.

A letto:

- cuscino terapeutico che sostenga il collo (ed il peso della testa) durante la notte.

- Cambiare la posizione (sempre che sia possibile) per chi dorme sulla pancia.

- Un materasso con la zona cervicale ben strutturata permetterebbe alla spalla di sprofondare di più.

- Una rete che permette alla spalla un miglior accomodamento.

In automobile:

- Verificare la posizione di guida (per chi passa parecchie ore in auto): angolazioni corrette.
- Verificare che il poggiatesta non spinga la testa in avanti.
- Appoggiare entrambe le braccia sul volante per offrire al corpo uno stile di guida simmetrico.
- Attenziona al finestrino aperto oppure all'aria condizionata.

In ufficio:

- Verificare l’altezza della sedia: troppo alta o troppo bassa potrebbe creare maggior tensione cervicale.

- Verificare la posizione dello schienale che non sia troppo frontale così da invitare la testa a cadere in avanti.
- Non stare seduti sulla punta della sedia tutto il giorno, senza appoggiarsi allo schienale.
- Attenzione alle correnti d'aria e da dove arriva l'aria condizionata.
- Un cuscino a cuneo, magari usato solo durante alcuni periodi del giorno, potrebbe dare sollievo.
- Se la sedia è provvista di poggiagomiti regolabili, devono essere regolati all'altezza giusta affinché il peso delle braccia non gravi le spalle.
- Se la sedia non è provvista di poggiagomiti, allora buona parte dell'avambraccio dovrebbe essere appoggiata sul tavolo in modo da non essere di peso alle spalle.

- Usare il meno possibile il mouse: sfruttare i tabulatori per muoversi tra i campi delle varie maschere, oppure usando i “tasti veloci” (CTRL X, CTRL C, ecc.).

- Verificare altezza, distanza e pendenza dello schermo.

- Usare occhiali specifici per il videoterminale (per chi porta gli occhiali): si rivolga a un ottico specializzato.

In generale:

- Verificare in ogni momento se la zona cervicale è in tensione: magari proprio sul divano mentre si guarda la TV con 40 cuscini dietro la schiena, oppure mentre si legge a letto con le braccia che sostengono il libro, ecc.

- Ginnastiche distensive possono aiutare a sciogliere le tensioni muscolari.

- Attività fisica almeno due volte a settimana aiuta a scaricare tensioni muscolari.

- Bere: a volte il corpo si stanca a causa di disidratazione ed i muscoli si tendono.

- Curare l’alimentazione: alcuni alimenti possono aumentare le infiammazioni.
- Proteggersi con sciarpe o simili quando la temperatura scende.
- Non svolgere movimenti bruschi con il collo, evitare schock muscolari.
- Durante le fasi acute di dolore, provare i tutori per le spalle: potrebbero dare sollievo. 


Il Centro Schiena, Lugano-Cassarate.

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